
Il presidente Usa: “Revocherò sanzioni se restano pacifici”. Teheran non si fida: “Dubbi su rispetto tregua da Israele, pronti a reagire”
Donald Trump non ha dubbi e, in un’intervista a Fox News, ha ribadito che ”l’Iran era vicino alla produzione della bomba atomica” prima dei raid condotti dagli Stati Uniti e da Israele sui suoi impianti nucleari. Il presidente Usa ha quindi affermato ancora una volta che Teheran “non ha spostato l’uranio” dal sito colpito, ”è troppo pericoloso”.
E dopo aver sottolineato che ”coloro che hanno fatto trapelare informazioni sui nostri attacchi contro l’Iran dovrebbero essere perseguiti”, ha affermato che potrebbe ”revocare le sanzioni” all’Iran ”se resteranno pacifici e dimostreranno che non faranno più danni”. La revoca delle sanzioni farebbe ”una grande differenza”, ha detto Trump. Il presidente degli Stati Uniti ha anche annunciato: “Onorerò i piloti” americani che hanno bombardato i siti nucleari dell’Iran. ”Verranno alla Casa Bianca”, ha fatto sapere.
Iran non si fida: “Dubbi su rispetto tregua da Israele, pronti a reagire”
Dal canto suo l’Iran non si fida ed esprime dubbi sulla tenuta del cessate il fuoco con Israele, in vigore da martedì dopo dodici giorni di guerra tra i due Paesi.
“Non abbiamo iniziato la guerra, ma abbiamo risposto con tutte le nostre forze all’aggressore – ha dichiarato il capo di stato maggiore iraniano, Abdolrahim Moussavi, citato dalla televisione di Stato -. Abbiamo seri dubbi sul rispetto da parte di Israele dei suoi impegni, incluso il cessate il fuoco, e siamo pronti a una forte risposta”. “Siamo vigili e pronti a reagire se necessario”, ha ribadito Moussavi.