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Pioggia di missili su Israele, almeno 3 morti e 80 feriti. Media: “Attacco continuerà”. Iran condanna ‘complicità’ Usa negli attacchi. Hamas elogia attacco Teheran

Seconda notte di guerra tra Israele e Iran. E’ di almeno tre morti e 80 feriti il bilancio dell’attacco di rappresaglia con missili balistici lanciato dall’Iran contro Israele. Lo riporta Times of Israel, citando Magen David Adom, l’equivalente della Croce rossa israeliana, che afferma che diversi dei feriti versano in gravi condizioni.

Pioggia di missili su Israele

Secondo i media iraniani la notte scorsa sono stati lanciati centinaia di missili, ma il ministero della Difesa israeliano stima che siano stati meno di 100. Molti missili sono caduti nel centro di Israele, con diverse potenti esplosioni a Tel Aviv.

Una donna di 60 anni è stata trovata morta dai soccorritori in un quartiere residenziale nel centro di Israele colpito dai missili iraniani. Un uomo di 45 anni è stato evacuato dalla stessa zona in condizioni critiche ed è morto in seguito. Un’altra donna è morta questa mattina, in seguito alle gravi ferite riportate. Danni estesi sono stati registrati a Tel Aviv, dove si teme che ci possano essere persone intrappolate sotto le macerie degli edifici colpiti. Lo stesso a Ramat Gan.

Uccisi due vice comandanti stato maggiore Teheran

Due vice comandanti dello stato maggiore delle forze militari iraniane con il grado di generale sono stati uccisi nei raid di Israele, rendono noto i media iraniani. In Iran sono morte 78 persone in seguito ai raid dell’Idf iniziati ieri.

Le forze iraniane affermano di aver abbattuto droni di ricognizione israeliani nel nord-ovest dell’Iran, secondo quanto riportato dai media di stato iraniano, i quali specificano che “i combattenti islamici hanno con successo abbattuto droni israeliani che avevano violato lo spazio aereo del nostro paese nella regione di confine di Salmas”. E aggiungendo che i “droni erano entrati nello spazio aereo iraniano per missioni di spionaggio e ricognizione”.

“Ci sono stati danni limitati in alcune aree dell’impianto di arricchimento di Fordow”, ha dichiarato all’Isna il portavoce per l’agenzia dell’energia atomica iraniana, Behrouz Kamalvandi. “Avevamo già portato via parti importanti dell’equipaggiamento e dei materiali e non ci sono stati maggiori danni e non ci sono preoccupazioni per contaminazioni”, ha aggiunto il portavoce nella dichiarazione all’agenzia iraniana, ripresa da Al Jazeera.

Media: “Attacchi potranno colpire basi Usa regione prossimi giorni”

Questo scontro non finirà con le azioni limitate della notte scorsa e gli attacchi dell’Iran continueranno, e questa azione sarà molto dolorosa e spiacevole per gli aggressori”, hanno affermato alte fonti militari iraniane, citate dall’agenzia Fars.

La risposta dell’Iran all’attacco israeliano potrebbe allargarsi nei prossimi giorni alla basi americane della regione, secondo quanto riferisce l’agenzia iraniana Fars citando alte fonti militari iraniane. “La guerra che è iniziata con l’aggressione del regime sionista si allargherà a tutte le aree occupate da questo regime e alle basi Usa nella regione nei prossimi giorni e gli aggressori saranno colpiti dalla risposta decisa ed estesa dell’Iran”, affermano le fonti citate dall’agenzia iraniana.

Cosa è successo nella notte

Quando anche in Italia è già il 14 giugno, nuovi allarmi sono scattati a Teheran per un altro attacco sul distretto Pastour, dove vivono l’ayatollah Ali Khamenei e il presidente Masoud Pezeskhian. Esplosioni sono state segnalate in altre zone della città, con colonne di fumo dall’aeroporto Mehrabad. In Israele la popolazione è dovuta tornare nei rifugi per una nuova ondata di decine di missili iraniani – la terza – che a notte fonda ha scosso Gerusalemme e Tel Aviv.

All’operazione Rising Lion annunciata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, l’Iran sta replicando con l’operazione Vera Promessa 3. L’obiettivo dichiarato da Netanyahu era “colpire al cuore” il programma atomico dell’Iran, che Tel Aviv ritiene destinato alla produzione di armi nucleari. Il leader del Likud ha già raggiunto un successo facendo deragliare – si vedrà se temporaneamente o meno – il negoziato tra Iran e Stati Uniti. Teheran ha infatti annullato il sesto round di colloqui in programma domenica in Oman.

Israele richiama riservisti per rafforzare difesa confine nord

L’esercito israeliano ha richiamato i riservisti di diversi battaglioni per rafforzare le posizioni in vista di “possibili scenari” sul confine settentrionale, riporta il Times of Israel, sottolineando che altri battaglioni di riservisti sono stati già richiamati e dispiegati ai confini con Libano e Siria.

Teheran: “Azioni Usa hanno reso i negoziati senza senso”

“L’altra parte ha agito in un modo che ha reso il dialogo senza senso”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, accusando gli Stati Uniti di sostenere l’attacco di Israele all’Iran, che non sarebbe potuto avvenire senza la luce verde di Washington, e affermando quindi che è impossibile continuare i negoziati che Usa e Iran avevano avviato per raggiungere un accordo sul nucleare. “Non si può affermare di negoziare e allo stesso tempo dividere permettendo al regime sionista di colpire il territorio iraniano”, ha poi aggiunto il portavoce di Teheran, secondo quanto riferisce l’agenzia Tasnim.

Hamas elogia attacco Teheran: “Fallita la difesa missilistica Israele’

L’alto esponente di Hamas Izzat al-Risheq ha elogiato il successo dell’attacco dell’Iran a siti israeliani “nonostante tutto il clamore sull’Iron Dome e i sistemi di difesa missilistica Fionda di David”. In una dichiarazione diffusa dai siti di informazione palestinesi, ripresa da al Jazeera, al-Risheq ha detto che la sofisticata difesa israeliana ha fallito e il Paese “soffrirà per l’incendio che da tempo ha acceso tra i popoli della regione”.

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